Edward POV
Era il suo primo giorno di terapia. Mi ero svegliato in piena notte, la sentivo agitata, si muoveva di continuo e non riuscivo a capire cosa dicesse.
Dopo un po,’ guardando l’ora, decisi di regalarle un dolce risveglio. Scivolai dal letto piano piano cercando di non svegliarla, chiamai il bar per avere la colazione in camera, chiedendo loro di farmi avere anche una rosa rossa. Era troppo che non ne riceveva una.
Presi dal mobiletto in camera carta e penna e scrissi per lei.
“Amore mio.
Oggi inizia un percorso, una lunga strada verso la tua guarigione e il nostro futuro.
Ti scrivo queste righe affinché ti siano d’aiuto ogni qualvolta il tuo cuore sia nel dubbio.
Voglio che tu porti questa lettera sempre con te, così io sarò con te. In ogni momento.
Da quando sei entrata a far parte della mia vita tutto ha avuto più senso. Nuovo tono, nuovi colori e nuova linfa. Tutto ha più senso e tutto è più chiaro. Ogni cosa ora è al posto giusto e ha il suo perché.
Come questa tua terapia. Vedo che stai facendo del tuo meglio per questa mia imposizione e so che probabilmente, se non ci fosse tutto questo amore ad unirci, non saresti neanche qui.
Per questo mi sento di dirti qualcosa che avrei dovuto confessarti da tempo. Qualcosa che ti ho nascosto fin da subito, fin dai primi nostri incontri.
Il mio cuore innamorato mi dice che ho già aspettato troppo. Mi ero ripromesso di dirti tutto dopo la terapia, ma è il caso che lo faccia ora. Così se non vorrai più vedermi sarà più facile per me scappare sapendoti in mani sicure.
Io Isabella Swan sapevo già chi fossi prima di conoscerti alla convention. Ho richiesto io la tua presenza.
Io sapevo che lavoro facevi…
sapevo che avevi un fidanzato…
sapevo che non stavi passando un buon momento…
sapevo che la tua vita aveva bisogno di una scossa…
e presuntuosamente sapevo di volertela dare io.
Come ho fatto sempre nella mia vita ho scelto io per chi mi stava accanto. E ho scelto io per noi.
Io conosco Angela, la tua amica.
Si… Ho usato lei.
Vi ho visto assieme in ospedale, e lei è una mia conoscente.
Ti ho messo gli occhi addosso e senza pensare alla tua vita ho preteso di averti.
Non potevo pensare di non possedere le tue labbra i tuoi occhi e il tuo cuore.
Così l’ho cercata. Le ho chiesto di te. E lei mi ha detto tutto.
Ma ti prego non arrabbiarti lei è innamorata di Mike e aveva solo una carta da giocare. Sperare che io ti facessi innamorare di me.
Ognuno di noi avrebbe avuto la sua vittoria.
Ora puoi cominciare ad insultarmi, picchiarmi urlarmi contro il mondo.
Lo accetterò come è giusto che sia, ma capisci la mia debolezza e la mia smania di te.
È per questo che avevamo stanze vicine, è per questo che ho osato.
È per questo che mi sono follemente innamorato di te.
È per questo che ti chiedo di perdonarmi e di darmi modo di dimostrarti quanto io sia diverso ora che ho te accanto, tu mi hai trasformato in un uomo buono e capace di non temere nell’affrontare la vita giorno per giorno.
Ti Amo Isabella Swan. E il resto non conta.
Ora tocca a te. Mi ami a tal punto da perdonarmi?
Io ti prego di farlo. Perché tornerei al buio di prima.
Sarebbe inutile addirittura vivere senza di te.
Il tuo folle innamorato e stupido “Piccolo Principe”.
Piegai la lettera e la chiusi nella busta. La colazione non tardò ad arrivare.
Posai la busta sulla rosa e mi diressi al letto. Un bacio sulla fronte, sulle guance, sul collo e finalmente cominciò a muoversi.
<Piccola amore… >
Lei cominciò a stirarsi e stropicciandosi gli occhi cominciò a sentire il profumo del caffè, la sua reazione fu quella di saltare fuori dalle coperte in un attimo e abbracciarmi come una bimba.
<Vorrei che prima di fare colazione tu leggessi questa…>
E le passai in un attimo la mia vita.
…
POV Isabella
Ero completamente addormentata quando un profumo di caffè invase le mie narici, e i suoi dolci baci si posavano sul mio viso.
<Piccola amore… >
Lo vidi passarmi una busta, ma la cosa che mi colpì furono i suoi occhi lucidi che tremavano come di paura.
<Vorrei che prima di fare colazione tu leggessi questa…>
Presi la busta.
<Devo ora? Mi fai paura…>
<Devi solo leggere, e poi capirai piccola mia.>
La aprii, la sua calligrafia elegante e precisa…
“Amore mio.”
<Già inizia bene Amore mio….>
Sul suo viso un sorriso spento. Ripresi la lettura…
“Oggi inizia un percorso, una lunga strada verso la tua guarigione e il nostro futuro.
Ti scrivo queste righe affinché ti siano d’aiuto ogni qualvolta il tuo cuore sia nel dubbio.
Voglio che tu porti questa lettera sempre con te, così io sarò con te. In ogni momento.
Da quando sei entrata a far parte della mia vita tutto ha avuto più senso. Nuovo tono nuovi colori e nuova linfa. Tutto ha più senso e tutto è più chiaro. Ogni cosa ora è al posto giusto e ha il suo perché.
Come questa tua terapia. Vedo che stai facendo del tuo meglio per questa mia imposizione e so che probabilmente se non ci fosse tutto questo amore ad unirci non saresti neanche qui.
Per questo mi sento di dirti qualcosa che avrei dovuto dirti da tempo. Qualcosa che ti ho nascosto subito dai primi nostri incontri.”
-Ecco sapevo che c’era il trucco…- Pensai subito tra me e me… Guardai Edward, mi fece cenno di riprendere…
“Ma il cuore innamorato mi dice che ho aspettato troppo. Mi ero ripromesso di dirti tutto dopo la terapia. Ma è il caso che lo faccia da ora. Così se non vorrai più vedermi sarà più facile per me scappare sapendoti in mani sicure.
Io sapevo già chi fossi, Isabella Swan, ancor prima di conoscerti alla convention. Ho richiesto io la tua presenza.”
<Cazzo vuol dire Edward???>
Sentivo le guance avvampare, il sangue arrivarmi al cervello. Non poteva essere reale ciò che mi aveva fatto vivere per giorni e io,la solita cretina, c’ero cascata in pieno facendomi soggiogare come una quindicenne in preda ai primi spasmi d’amore.
Lui non rispose abbassò solo il viso. Era bianco. La faccia della paura.
“Io sapevo che lavoro facevi…
sapevo che avevi un fidanzato…
sapevo che non stavi passando un buon momento…
sapevo che la tua vita aveva bisogno di una scossa…
e presuntuosamente volevo essere io a dartela.”
Non potevo credere a queste sue parole. Mi aveva ingannato. Mi aveva fatto innamorare con l’inganno, mi aveva resa sua facendomi credere nell’amore, ma di amore non c’era traccia… C’era inganno. Rigiro.
<Perché?>
Gli chiesi…
<Per averti…>
Disse lui quasi in un soffio…
“Come ho fatto sempre nella mia vita, ho scelto io per chi mi stava accanto e ho scelto io per noi.
Io conosco Angela, la tua amica. Si… Ho usato lei.
Vi ho visto assieme in ospedale e lei è una mia conoscente.
Ti ho messo gli occhi addosso e, senza pensare alla tua vita, ho preteso di averti.
Non potevo pensare di non possedere le tue labbra, i tuoi occhi e il tuo cuore.
Così l’ho cercata. Le ho chiesto di te e lei mi ha detto tutto.”
<Che stronza… Dovevo immaginare…>
“Ma ti prego non arrabbiarti lei è innamorata di Mike e aveva solo una carta da giocare. Sperare che io ti facessi innamorare di me.
Ognuno di noi avrebbe avuto la sua vittoria.
Ora puoi cominciare ad insultarmi, picchiarmi, urlarmi contro il mondo.
Lo accetterò come è giusto che sia, ma cerca di capire la mia debolezza e la mia smania di te.
È per questo che avevamo stanze vicine, è per questo che ho osato.
È per questo che mi sono follemente innamorato di te.
È per questo che ti chiedo di perdonarmi e di darmi modo di dimostrarti quanto io sia diverso ora che ho te accanto, tu mi hai trasformato in un uomo buono e capace di non aver paura nell’affrontare la vita giorno per giorno.
Ti Amo Isabella Swan. Il resto non conta.
Ora tocca a te. Mi ami a tal punto da perdonarmi?
Io ti prego di farlo. Perché tornerei al buio di prima.
Sarebbe inutile addirittura vivere senza di te.
Il tuo folle innamorato e stupido “Piccolo Principe”.”
<Ma tu ti rendi conto di ciò che mi hai fatto?>
<Io so ciò che tu hai fatto a me. Mi hai stregato. Mi hai reso tuo schiavo. Io non potevo starti lontano e dovevo tentare ogni carta possibile. Questa sottospecie di inganno era l’unico modo. Vite ed orari diversi non mi permettevano di vederti, dovevo sperare in un tuo ricovero per averti accanto… ero persino arrivato ad augurarti questo pur di poterti stringere e farti capire che eravamo destinati a stare assieme.>
<Edward… Mi hai mentito.>
<Per amore>
<Tuo…>
<Che poi sarebbe diventato anche tuo…>
<E cosa ti ha reso così sicuro da proseguire in questa macchinazione? Sarei potuta tornare da Mike o decidere di non volere nessuno accanto…>
<Te lo ripeto Bella, il mio egoismo ha prevalso.>
<E ora come ti senti?>
Era rigido ma io non volevo cedere mi aveva ferito. Anche se vedere le sue labbra all’ingiù mi causava grossi problemi nell’autocontrollo.
Avrei voluto passare il vassoio che era sul letto e abbracciarlo per dirgli che in fondo non era nulla. Che in fondo non ero mai stata così felice che qualcuno avesse deciso per me. Ma dovevo tenere un po’ il broncio.
<Male… Vorrei averti detto tutto subito quando eravamo su quella terrazza, liberare il mio cuore ed essere libero solo per amarti.>
<Edward, come devo fare con te?>
<Devi perdonarmi e dirmi che mi ami. Perché sennò, come ti ho già scritto nulla ha senso.>
<Sposta questo vassoio subito!!!>
Dissi quasi urlando.
Lui si chinò, con fare mesto, prese il vassoio e lo posò per terra.
Fu un attimo e gli volai al collo.
L’arrabbiatura avrebbe avuto altri sfoghi avevo voglia di lui in questo momento e nulla mi avrebbe staccato dall’unica mia ragione di vita.
<Amami come mi stai amando ora sempre e per sempre. Sarà questa la tua punizione.>
E detto questo non si fece pregare un attimo di più, trovai le sue forti mani sul mio viso, e le sue dolci labbra sulle mie. Lo amavo. Lo avrei amato per sempre? Non lo so. Sapevo però, che in quel momento era giusto perdonare il suo egoismo e la sua debolezza.
POV Edward
Stava leggendo, ero nel panico più completo.
Non avevo idea delle reazioni che poteva avere, quando la sentii imprecare…
<Cazzo vuol dire Edward???>
Ecco stava arrivando al clou. Fu in quel momento che mi resi conto di quanta bassezza avessi usato nei suoi confronti.
<Perché?>
Mi chiese…
<Per averti…>
Dissi ma la voce uscì piano piano quasi in un soffio…
<Che stronza… Dovevo immaginare…>
<Ma tu ti rendi conto di ciò che mi hai fatto?>
<Io so ciò che tu hai fatto a me. mi hai stregato. Mi hai reso tuo schiavo. Io non potevo starti lontano e dovevo tentare ogni carta possibile. E questa sottospecie di inganno era l’unico modo. Vite ed orari diversi non mi permettevano di vederti, dovevo sperare in un tuo ricovero per averti accanto… ero per sino arrivato ad augurarti questo pur di poterti stringere e farti capire che eravamo destinati a stare assieme.>
<Edward… Mi hai mentito.>
<Per amore>
<Tuo…>
<Che poi sarebbe diventato anche tuo…>
<Cosa ti ha reso così sicuro da proseguire in questa macchinazione? Sarei potuta tornare da Mike o decidere di non volere nessuno accanto…>
<Te lo ripeto Bella, il mio egoismo ha prevalso.>
<E ora come ti senti?>
Male… ecco come mi sentivo. Non avevo scusanti, avevo sbagliato e lei mi stava cazziando per questo mio errore.
<Male… Vorrei averti detto tutto subito quando eravamo su quella terrazza, liberare il mio cuore ed essere libero di amarti.>
<Edward, come devo fare con te?>
<Devi perdonarmi e dirmi che mi ami. Perché altrimenti, come ti ho già scritto, nulla avrà senso.>
<Sposta questo vassoio subito!!!>
Urlava quasi… stava reagendo male, me lo sarei dovuto aspettare.
Invece mi volò al collo. Si strinse a me cercandomi. Ero l’uomo più felice al mondo.
<Amami come mi stai amando ora sempre e per sempre. Sarà questa la tua punizione.>
<Mi ami nonostante tutto questo?>
<Mi ami nonostante tutto questo?>
2 commenti:
Quasi commovente questo momento di sincerità da parte di Edward..e poi con queste clip...quella finale poi...da svenire!!!
Bello,mi fa piacere ke Ed..si sia liberato di qst suo piccolo inganno....ma x amore si fa tutto... bellissima clip finale!!
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