Ci siamo... Non aggiungo nulla ora...
Ci leggiamo in fondo...
Alla FINE.
Bella
-Mami, pecchè sei cosi glossa?-
-Ti ho già spiegato che cosa sta succedendo alla pancia della mamma… Ricordi Rose?-
-Ti mami… Il papino che ama tanto la mammina, ha messo un semino nella panzina della mami. Il semino clesce e diventa un bimbo-
-E come sarà questo bimbo?-
-Salà tanto bello come la sua solellina-
-La mia principessa è la più bella del mondo!-
-Eh già mami, ma non lo posso dile, sennò il flatellino pange e fa il bloncetto!!!-
Passavamo le giornate a parlare della mia pancia e del fratellino. Ed era per Rose un buon modo di partecipare al lieto evento.
Da quando la piccola Rose aveva abbandonato il nostro lettone, io e Edward avevamo passato lunghe notti ad amarci come un tempo. Ad amarci così tanto che una mattina, l'ennesima mattina in cui la mia sveglia era legata a nausee tremende, Edward mi costrinse a fare un test di gravidanza.
Positivo.
Ero incinta.
Così cominciò il tour de force tra visite e controlli. La pignoleria risaputa di Edward era tornata a galla.
Alla prima ecografia era presente anche Rose. Volle mettere le cuffiette per ascoltare il cuoricino del fratellino, e volle avere la registrazione audio. Era un maschietto, lo scoprimmo alla seconda ecografia. Rose girava per casa con il lettore CD, chiaramente di colore fucsia, e regalato da Edward non appena usciti dallo studio della ginecologa, perché doveva sentire come stava il suo fratellino.
Quel pomeriggio eravamo in giro per spese con nonno Charlie. Era buffo vederlo approcciarsi a Rose, goffo ma estremamente dolce.
Usciti dall'ennesimo negozio con borse, borsine e pacchetti, Charlie, annoiato dagli scaffali e dalle vetrine, ci volle offrire la merenda.
Le manine di Rose cominciarono a battere felici al pensiero del gelato che molto presto le avrebbero ricoperte.
Ci accomodammo, quando il mio cellulare suonò.
-Edward, tutto bene?-
-Come sta il nonno Charlie? È ancora vivo?-
-Si, mister simpatia, ci stavamo sedendo per un gelato-
-Dove siete?-
-Al centro commerciale accanto al parco urbano-
-E le mie donne vogliono la mia compagnia?-
-Ohhhhh… Rose…. Papino vorrebbe unirsi a noi??? Che ne dici?-
-Tiiiiiii papino!!!!- Mi fece gesto di volerci parlare.
-Papino!!! Ti appetto pel il lelato!!!!-
-Va bene piccolina! Corro da te…-
Ridandomi il telefono salutai Edward e feci strada a Charlie verso un tavolo. Al sesto mese e una pancia gonfia più di un cocomero, sentivo la stanchezza nelle gambe dopo solo una mezz'ora di camminata.
Quando Edward ci raggiunse passammo un pomeriggio sereno, Rose coccolata dal suo "papino" e io dal mio.
La sera, in casa, sul nostro divano, stavamo guardando il DVD che Charlie aveva regalato a Rose, Cenerentola. Quando cominciava il film iniziava la tiritera di Rose…
-Pecchè è vettita codì?-
-Pecchè ti chiama codì?-
-Pecchè….-
Fino a che non crollava tra le braccia di Edward. Aveva scoperto la maniera più dolce per farla cedere al sonno. Cominciava con le sue teorie di chirurgia plastica, iniziando dall'anestesia fino alle pratiche di recupero, iniezioni e quant'altro. Magicamente la piccola si accoccolava al suo papà tenendo la sua manina sulla guancia di Edward. Era buffa la sua maniera di chiedere attenzione. Ma era ancora più bello vederli assieme, in questi momenti intimi tra padre e figlia.
Messa nel suo lettino ed accese le sue stelline, Edward tornava ad essere solo mio. Ed era ciò per cui valeva la pena alzarsi la mattina... arrivare alle nostre coccole serali.
Io e lui.
-Hai pensato ai nomi?-
Era una fissa per Edward…
-No, amore oggi Rose lo chiamava semino, e ti dirò che non mi dispiace-
-Semino, eh???-
-Si, la storia del semino nella pancia della mamma deve averla colpita-
-E semino sia!!-
-Può farti rimanere in mutande quella bambina e tu ne saresti comunque felice-
-Si, sono felice-
E mi trasformai in una ingombrante micetta, dallo sguardo languido e voglioso...
-Io lo sarei di più se tu mi facessi sentire quanto sia grande la tua felicità-
Non se lo fece dire due volte. Mi accolse tra le sue braccia, mi sistemai su di lui. La sua felicità era piena e la sentivo pulsare. Un brivido mi prese nel basso ventre e lo esorcizzai gemendo sulle sue labbra. Mi aggrappai ai suoi capelli e mi schiacciai di più verso il suo bacino.
-Voglio il nostro letto, Bella, ti ci voglio nuda, voglio ammirarti e adorarti per ore e poi riempirti di me…-
Mi attaccai alla sua fronte, lo fissai, occhi sgranati e increduli.
-Sei il marito che tutte vorrebbero avere, che ho fatto io per meritarti?-
-Tu mi ami, ecco perché mi meriti…-
Mi staccai da lui e corsi in bagno, facendo le scale di corsa e chiudendo la porta del bagno.
-Bella tutto bene???-
Era subito lì, dietro quella porta, preoccupato.
-Vescica messa a dura prova, arrivo!!!-
La classica scusa… Avevo 10 minuti di orologio…
-Edward che ne dici di prepararti, io arrivo… Magari potresti portare in camera dell'acqua, così poi non devo scendere!!!-
Finirò all'inferno!!!
Sentii i suoi passi scendere verso la cucina.
Mi infilai sotto la doccia, gambe ascelle, ok presentabili… I capelli??? Li lego, meglio… Denti… una bella rinfrescata!!! Ok, pronta… Anzi no… mi ero comprata una vestaglietta in morbido cotone ma molto corta, e la pancia non aiutava in quanto a lunghezze…
-Semino mio chiudi gli occhi, stasera mamma e papà festeggiano un po’-
Mi carezzai la pancia e uscii.
Il letto intatto, avevo il via libera.
Mancava solo il mio maritino.
Attesi qualche minuto, ma non lo sentii arrivare. Così scesi dal letto per cercarlo. Mi infilai una vestaglia e andai verso il corridoio.
Dove poteva mai essere?
Semmai nella vita avessi avuto una rivale in amore, non potevo immaginarne una migliore della nostra Rose.
Era lì, appoggiato allo stipite della porta della sua cameretta. La fissava, fiero. Era il suo orgoglio, il suo amore, era sua figlia. Camminai piano piano fino a raggiungerlo, lo abbracciai da dietro e mi appoggiai a lui. Il suo orsacchiotto stretto per un orecchio tra il naso e la bocca, dove trovava posto il pollicino.
Potevo capire il perché Edward si fosse fermato ad ammirare sua figlia.
-Non credevo di poter provare tante emozioni così forti tutte in una volta. Rose, tu e il semino……è tutto così perfetto-
-Lo è Edward-
-Non credevo di poterlo dire, per lo meno fino a pochi mesi fa-
-Vieni, lasciamola al suo sonno. Noi andiamo a parlare di la, rischiamo di svegliarla-
Lo trascinai con me, fino alla nostra camera. Mi sdraiai sul letto e feci cenno di seguirmi. Si mise tra le mie braccia, come un bambino in cerca di coccole.
-Dimmi Edward, tutto quello che ti passa per la testa-
Voltò lo sguardo su di me.
-Ti ricordi il nostro primo incontro?-
-Oh si Ed… L'hotel, il sesso, le sigarette e le tue intromissioni…-
-Bene, ero io a comandare, a gestire. È sempre stato così per me. Lottare per gli altri, trasformarmi in uno scudo per tutti. Ho sempre pensato agli altri come se mancassero in qualcosa e io fossi quel punto in più per la loro serenità e tranquillità. Il prendermi cura di te in questi mesi lo credevo importante per te. In realtà era solamente un'altra faccia del mio egoismo. Ti amo Isabella, ti amo più di ogni altra cosa, ma sapevo che tu ricambiavi per cui mi son sempre sentito protetto, con le spalle al sicuro. Ma poi è arrivata Rose e ogni mia certezza è svanita. Mi sento perso quando le sto lontano, mi sento confuso per l'affetto incondizionato che ci da ogni giorno-
-E' solo un altro tipo di amore-
-Un amore a cui non ero pronto, e ora semino, che cresce in te. Ti vedo cambiare, Rose cresce, e io?-
-Tu non devi cambiare o crescere Edward. La vita ti ha portato a fare queste cose molto tempo fa e ringrazio il cielo per l'uomo che sei diventato. Sei un ottimo marito, un padre innamorato e un perfetto figlio. Non potrei chiedere di più-
-Dici?-
-Dico…-
-Sei solo innamorata e hai gli occhi velati dall'amore!!!-
-Si hai ragione; sono innamorata di uno splendido uomo che prima di conoscere me curava rose come nessun altro sa fare. Ci sono tante cose di te che dimostrano il tuo cuore Edward. Tante. Il tuo amore per i tuoi genitori adottivi è la prima fra tutte. Tua sorella e il lavoro e poi noi. Tutto intorno a te è degno del tuo amore-
-Tu sei l'unica degna del mio amore-
-Che scemo incantatore!!!-
-E ti ho incantato?-
-Mi incanti sempre-
E facemmo l'amore tutta la notte, come mi aveva promesso. Dedicandosi a me, al mio corpo e stando attento a non far troppo rumore per Rose. D'altronde era a solo due porte di distanza!!!
Edward era tutto. Prima di lui non avevo nulla. Neanche una famiglia. Il suo arrivo nella mia vita aveva portato solo cose buone per me. A distanza di pochi mesi ero cambiata, mi aveva aiutato a guarire, mi aveva sposata, mi aveva riportato mio padre ed ora aspettavamo il nostro secondo figlio.
Avevo finalmente tutto, e alla fine cedetti all'evidenza che la mia vita sarebbe stata una continua avventura.
____________________________________________
Ok… Ci sono!!!
Era tempo…….ci sono arrivata.
È stata un travaglio questa storia e chi mi sta accanto sa il perché.
Non ho mai avuto la presunzione di dire che sono una scrittrice, ma ho voluto mettere su carta ciò che in tanti anni e non in pochi mesi ho affrontato. (e qui la chiudo)
È stato il mio modo di esorcizzare alcuni demoni e sono felice di aver finito. Sono felice di aver messo il punto a questa piccola favola.
Forse… Ne ho mille di forse……ma va bene così. Non so neanche io cosa dirvi. So solo che questo capitolo per me è un sogno e semmai dovesse avverarsi, tornerò a raccontarvi di questi due focosi amanti.
Voi siete state linfa, con i vostri commenti e le vostre letture.
Spero di potervi entusiasmare di più con nuove storie.
Al momento voglio solo dedicarmi a ciò che sto scrivendo per poter descrivere al meglio ogni situazione (sono un po’ sbrigativa ed ermetica lo so!!!).
Per ora vi saluto e vi ringrazio mettendo la parola FINE.
Ultima nota....
Un paio di grazie...
Michela...
Mi sei sempre stata vicina e questa piccola storiella ci ha unite!
Stefy...
Hai colorato con i tuoi edit la maggior parte di questi capitoli!!
Al mio gruppo su FB...
Mitiche sconce e impunite donne!!!
VI AMO!!!
Un paio di grazie...
Michela...
Mi sei sempre stata vicina e questa piccola storiella ci ha unite!
Stefy...
Hai colorato con i tuoi edit la maggior parte di questi capitoli!!
Al mio gruppo su FB...
Mitiche sconce e impunite donne!!!
VI AMO!!!